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Parrocchia San Giovanni Battista a Cesano
Parrocchia San Giovanni Battista a Cesano2 days ago
Dal 1° settembre al 4 ottobre si svolge il Tempo del Cresto...cos'è il Tempo del Creato?
È la celebrazione cristiana annuale per pregare e rispondere insieme al grido del Creato: la famiglia ecumenica di tutto il mondo si unisce per ascoltare e prendersi cura della nostra casa comune.
Per fare questo anche quest'anno nella nostra Vicaria si svolgerà "Alzati e Pedala"!
Siamo tutti invitati a partecipare...vi aspettiamo il 28 settembre alle ore 16:30 al Parco di Via Tieri 🚵‍♂️ 🚵‍♀️
Parrocchia San Giovanni Battista a Cesano
Parrocchia San Giovanni Battista a Cesano3 days ago
AVVISI DELLA DOMENICA 15 SET. 2024
24a. Domenica del Tempo Ordinario - Anno B

1. Le iscrizioni al catechismo si faranno le domeniche di settembre e ottobre a partire da questa, dopo la Messa delle 10,30.
2. Siete tutti invitati a partecipare alla festa del Santissimo Crocifisso nella sua 516a. edizione. Il programma lo potete guardare stampato e attaccato dappertutto. Sabato mattina alle 10,30 nella Chiesa di San Giovanni Battista al Borgo ci sarà la presentazione dell’annullo postale realizzato da Poste Italiane per i 100 anni di “Cesano in Comune” e poi la conferenza a due voci su note storico-postali su Cesano, a cura di Renato Capuano e una breve storia della lunga devozione al Ss.mo crocifisso a cura di Gloria Orsini. Vale la pena!
SONO IMPORTANTI LE MESSE DELLE ORE 18,00 DI SABATO 14 (CON LA PROCESSIONE DOPO LA MESSA) E DI DOMENICA 15 SETTEMBRE CHE VERRANNO CELEBRATE SU AL BORGO, QUINDI NON NELLA CHIESA DI SAN SEBASTIANO. Spargete la voce per favore. Preghiamo affinché questo spazio d’incontro fraterno giovi alla riscoperta dell’identità della nostra comunità e alla crescita dell’unità nella fede e nell’amore di Gesù Cristo. Aiutateci con la vendita e/o acquisto dei biglietti della lotteria per coprire le spese della festa. Grazie!
3. Ci sarà l’Assemblea Diocesana annuale questo venerdì 20 settembre alle 18,00 nella Chiesa della Ss.ma Trinità a Cerveteri. Parteciperanno 5 persone in rappresentazione della Parrocchia, poi faremo una risonanza di questo evento nella vita della nostra comunità di Cesano.
Ama e servi!
Parrocchia San Giovanni Battista a Cesano
Parrocchia San Giovanni Battista a Cesano6 days ago
XXIV Domenica del Tempo Ordinario Anno B 15 settembre 2024 Mc 8,27-35.

1. In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti». Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno.

Potremmo chiederci perché Gesù è interessato a sapere dalla bocca dei suoi discepoli ciò che la gente dice sulla sua identità. Perché è importante per Gesù che la nostra risposta a credere in Lui e a seguirlo sia consapevole, nella verità, nell'amore e nelle opere. Non sarà mai lo stesso credere che Gesù sia Giovanni Battista o Elia o qualche altro profeta, perché non lo è. Pietro, a nome dei dodici, risponde che egli è il Messia, cioè l'Unto, il Consacrato e l'inviato dal Padre per salvarci dal peccato e dalla morte.
Se non c'è consapevolezza del male profondo dell'uomo e della missione salvifica di Gesù, non c'è neppure attesa di una speranza certa. Sono due problemi irrisolti per molti dei nostri contemporanei: non vedere il male che c'è nell'uomo, il mistero del peccato e le sue terribili conseguenze e non credere in Gesù, l'unico vero salvatore dell'uomo ora e per sempre.

Signore Gesù, sappiamo che non è facile conoscere una persona e diventarne vero amico, per questo ti chiediamo di darci la grazia di conoscerti veramente come nostro Salvatore, di amarti con cuore sincero e di continuare a vivere come te ogni momento del giorno e della notte, per il bene dei nostri fratelli e per la maggiore gloria di Dio.

2. E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Possiamo immaginare la sorpresa dei discepoli quando sentono dalle labbra di Gesù che lui, il Messia, soffrirà molto, sarà respinto dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, cioè dai rappresentanti del Popolo di Dio dell'Antica Alleanza; inoltre sarà condannato a morte. È uno scandalo che finisca così male il Messia, respinto dalle autorità religiose del suo popolo, che viene a salvare dalla morte e lui stesso la subirà in modo piuttosto crudele. Non è facile credere in questo tipo di Messia, né lo è stato per molti, perché è più facile credere in un Messia potente e di successo che vince i suoi nemici secondo il mondo. Tuttavia, Gesù, che sembra aver fallito, sconfitto, risorgerà, vincerà la morte con la sua morte, pagherà il prezzo del nostro riscatto, ci redimerà, ci giustificherà, e ci darà nuova vita, la vita eterna sin dal battesimo e questo cambia tutto.
Pietro è il primo che non capisce il messianismo di Gesù e per questo lo rimprovera, vorrà risparmiargli la sofferenza, perché non capisce il disegno di Dio, l'amore divino che va alle sue ultime conseguenze nel suo abbassamento, fino a dare la sua vita per tutti gli uomini. Questo ci fa capire quanto sia grave il peccato come offesa a Dio, agli altri e a se stessi e quanta sia la Misericordia divina. Gesù dice al Principe degli Apostoli: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Certamente Pietro, come molti altri, passerà attraverso un processo di conversione fino a dare la vita per il Signore, morendo anche sulla croce, ma rovesciata.
Nella prima lettura odierna, tratta dal libro del profeta Isaia, ricordiamo come la passione di Cristo fu profetizzata molti secoli prima, come egli seppe soffrire con determinazione e mitezza: Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare deluso. È vicino chi mi rende giustizia; chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? (Is 50,5-9a).
Il Salmo di oggi, 116 (114), è un canto di lode a Dio che ascolta la nostra supplica e ci salva dalla morte: Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l'orecchio nel giorno in cui lo invocavo. Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi. Mi opprimevano tristezza e angoscia
e ho invocato il nome del Signore: "Ti prego, Signore, salvami". Buono e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. Il Signore protegge gli umili: ero misero ed egli mi ha salvato. Egli mi ha sottratto dalla morte, ha liberato i miei occhi dalle lacrime, ha preservato i miei piedi dalla caduta. Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi (Sal 116(114),1-2.3-4.5-6.8-9).

Spirito Santo, sorgente della Vita e dell'Amore, che ci ha creati di nuovo per la vita eterna nel battesimo e che continuamente ci rinnovi come figli di Dio nel Figlio, illuminaci e dacci la forza di non cadere negli ignanni dello spirito mondano ma di seguire la via delle beatitudini di Gesù.

3. Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà».

La testimonianza dell'amore di Gesù diventa modello di vita per ogni cristiano, per ogni discepolo che. conoscendolo e credendo in lui, vuole davvero seguirlo. Bisogna rinunciare a se stessi, all'egoismo, al peccato, alla sensualità, all'amore vano e mondano per essere liberi per avere un amore più grande, per portare la propria croce e seguirlo. La croce del nostro stato di vita, della nostra missione e delle piccole e grandi esigenze quotidiane della carità. Gesù non vuole che sprechiamo la nostra vita evitando le croci che il fatto di amare come lui ci porta; Gesù vuole che impariamo a perdere la vita, a rinunciare a tutto per vivere come lui e ad annunciare la Buona Novella della salvezza che è lui stesso. In questo saper perdere è tutto il nostro guadagno, la pace, la gioia, la salvezza. È importante imparare a vivere così per poter raccontarlo agli altri che non sanno come essere felici in mezzo alle difficoltà della vita.
La seconda lettura di oggi, tratta dalla Lettera dell'apostolo Giacomo, ci ricorda che non basta credere in Gesù, è necessario che quella fede produca i frutti delle opere di carità: Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: "Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi", ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede (Gc 2,14-18).

Maria, Madre nostra, che sei rimasta ferma ai piedi della croce del tuo Divin Figlio, insegnaci la scienza di saper abbracciare la nostra croce e quella degli altri per amore e ottieni per noi la grazia di perseverare in questo santo proposito fino alla fine dei nostri giorni. Amen
Parrocchia San Giovanni Battista a Cesano
24a. Domenica del T. O. B 2
Questa è una meditazione sul Vangelo della Domenica, divisa in tre punti e con tre colloqui. È la Lectio Divina e scuola di preghiera.

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